mercoledì 11 marzo 2015

I TRATTATI UE IN BREVE


Tutte le sorti dei popoli europei e le leggi ormai sono sovranazionali e vengono create ed imposte da alcuni organi che regolano il funzionamento di questo manicomio criminale che sta massacrando i popoli europei. Questi sono appunto gli organi europei(mai eletti da nessuno e creati dalle elitè finanziarie e lobby di Bruxelles presenti in 5000 unità)con i famosi trattati che fanno discutere. Questi ultimi sono stati creati ad hoc incomprensibili per creare appunto confusione e permettere così la libera interpretazione da parte della Ue imponendo condizioni pesanti agli Stati europei.
Tra i principali Trattati o leggi europee vi sono :
1) TRATTATO DI LISBONA (COSTITUZIONE EUROPEA) che sarebbe il cuore di questo lager e fu redatto nel 2007 con la presidenza tedesca sotto la guida merkelliana.
In pratica è la Costituzione europea che contiene il 96% di Articoli Costituzionali respinti con dei referendum tenuti in alcuni Paesi Nordici come Svezia e Irlanda. Per la Costituzione Irlandese si sarebbe dovuto andare a votare per inserirli e rispettarli, ma questo non venne fatto.Ovviamente in Italia con il piffero ci hanno proposto il referendum su queste tematiche.
Il Trattato di Lisbona contiene il TEU (Trattato sull’Unione europea) e il TFEU( Trattato Funzionamento Unione Europea).
2) FISCAL COMPACT.
Questo Trattato  risale alla regola di Maastricht  di avere il debito pubblico al 60% e il FISCAL COMPACT in italiano TRATTO DELLA DISCIPLINA FISCALE comprende il pareggio di bilancio inserito dal Governo Monti all’articolo 81 della Costituzione italiana, senza che fosse l’Ue a chiederlo.
Se entrasse in vigore il Fiscal Compact e fosse applicato ai Paesi del Sud sarebbe la morte di tutto. Ancora non si capisce quando debba entrare in vigore, già da questo anno, ma forse è stato reinviato nel 2016.
Vediamo tre scenari fondamentali che ne fanno capire l’attuazione:
a)Se il PIL di un Paese dovesse crescere del 2,5% all’anno vi sono maggiori entrare, il bilancio va in pareggio e il debito non cresce. Di conseguenza il rapporto debito/pil scende per aumento del PIL senza manovre sul debito.
b) Se PIL resta fermo a zero si rimane in deficit e per ridurre di 1/20 il debito pubblico( regola nel Trattato di Fiscal Compact) occorre una manovra che azzeri il deficit ( con possibili privatizzazioni) ed una da circa 56 miliardi per ridurre il debito.
c) Se il PIL scende sotto il 2% scenderanno le entrate fiscali, vi sarà deficit e per ridurre di 1/20 la quota di debito sempre maggiore occorreranno delle manovre finanziarie di 80-90 miliardi.
In generale vi potrebbero essere degli scenari intermedi tra i tre elencati sopra.
In generale la regola del rapporto debito/pil è la seguente:
– Se l’economia va bene non c’è bisogno di nessuna manovra, ci si può permettere anche del deficit migliorando così l’economia reale. Se l’economia invece va male non vi è deficit vi è un avanzo di bilancio che peggiora l’economia reale.
3) EUROPACT:
Documento di verifica della Commissione europea per verificare  se lo Stato in questione rispetta le regole del Fiscal Compact attraverso due opzioni:
– competitività è giudicata in termini di riduzione di salari pubblici e privati con  attuale aumento della produttività del lavoro;
– la sostenibilità della poilitica fiscale sia giudicata in base alla spesa previdenziale,sanità, serivizi pubblici e ammortizzatori sociali e se uno Stato dovesse spendere troppo per questi capitoli verrà sanzionato.
4)MES ( FONDO SALVA-STATI)
Ogni Stato mette una quota di soldi in questo fondo che serviranno a finanziare gli altri Stati in difficoltà e lo Stato che verserà quota dovrà chiedere ai mercati questi soldi maggiorati di interessi decisi da chi ha fatto il prestito.
Il fondo è stato tarato per 700 miliardi di euro e l’Italia per ora ne ha versati 14.
Il MES è come se fosse un fondo per avviare una S.P.A. perchè vi è il capitale versato e il capitale da versare rifacendosi all’economia aziendale.
5) TWO PACT
Sono due regolamenti per controllare i conti finanziari dei Paesi.
Ogni Stato manda il suo DEF( documenti di economia e finanza) alla Commissione europea che lo valuta approvandolo o bocciandolo.
Con questo atto vi è una chiara cessione della politica monetaria degli Stati ad organi sconosciuti. L’Ue sta giocando al piccolo chirurgo con gli altri Stati facendo leva su due fattori psicologici importanti: la concorrenza e l’immigrazione.
L’ultima cosa da descrivere sono gli organi che fanno girare gli ingranaggi del lager europeo nel quale siamo finiti.
Il Parlamento Europeo che ha funzione legislativa solamente con il Consiglio Europeo.
L’organo che ha più poteri è la Commissione Europea composta da 28 membri ed esprime il potere esecutivo  ma può esercitare anche l’atto legislativo del Parlamento Europeo, ossia se la Commissione vuole il PE può legiferare altrimenti non ha nessun potere. Altri atti li approva la stessa Commissione senza passare per il Parlamento Europeo.
written by Daniele Scandelli

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