lunedì 6 aprile 2015

IL CRITICISMO DI IMMANUEL KANT IN BREVE

Immanuel Kant fu un importante filosofo tedesco nato a Konigsberg nel 1722 e morto nel 1804 nella città  natale. Fu uno dei massimi pionieri dell'Illuminismo tedesco, al quale successivamente criticò i contenuti e i valori dei lumi che seminava. A lui oggi si deve il criticismo di un pensiero, ossia in parole povere, la critica,  un metodo di verifica del popolo alle ideologie che vengono instillate nella nella loro mente formando quindi un 'opinione , un giudizio.
Una parte della produzione filosofica e letteraria  del famoso filosofo tedesco riguarda difatti lo sviluppo del "criticismo".
Difatti il pensiero kantiano viene definito "critico", perchè si contrappone al "dogmatismo" mentale, insomma anche un tema attuale nel contesto politico come può essere il dibattito Euro sì- euro no, nel quale certi economisti, uomini di lettere (giornalisti di una parte politica o l'altra) o politici senza ben sapere di cosa si parla ripetono frasi a pappagallo di altre persone creando un dogmatismo assoluto che si riflette sul popolo che invece ha bisogno di ragionare con la sua testa esprimendo giudizi e muovendo critiche. Essendo  il pensiero libero non si può essere d'accordo con tutti e molti giudizi o critiche non possono essere condivise in ugual modo, ma se parlando con una persona questa ti ripete le stesse cose dell'ex tubo catodico, si crea un blocco di pensiero.
Il dogmatismo, insomma è una forma di pensiero cristallizzata nel campo filosofico, ma in sostanza consiste nell'accettazione di dottrine, opinioni  rivelate dalle credenze popolari senza muovere critica.
Critica etimologicamente deriva dal greco "kritik" dal verbo greco "krìno" che significa tra l'altro "giudico", "distinguo", "valuto" etc., quindi  interrogarsi programmaticamente sul fondamento di determinate esperienze umane dunque sui fondamenti della ragione umana stessa , chiarendone:

- le possibilità ( cioè la nascita  dell'informazione e ciò che ne possa permettere l'esistenza);

- la validità ( ossia la consistenza, cioè titoli di legittimità e non- legittimità che la distinguono);

- i limiti ( ossia i confini che scaturiscono dalla validità);

Insomma una filosofia del limite come viene definita nello specifico, un impegno nello stabilire in ambiti differenti l'esperienza umana come un confine che non si riesce ideologicamente ad oltrepassare e di conseguenza il carattere condizionato della possibilità esistenziale.
Inoltre vi è anche una teoria Kantiana che suddivide i giudizi in  alcune tipologie:

- giudizi analitici a priori che simboleggiano la concezione razionalistica ( e deduttivistica) della scienza;

-  giudizi sintetici  a posteriori che indicano la concezione empiristica della scienza;

-  i giudizi sintetici a priori invece indicano l'aspetto della critica della scienza;

L'opera fondamentale di Kant dove si esprime il suo pensiero è la "Critica della ragion pura", ove tutto il suo pensiero viene trattato ampliamente.
Kant è di sicuro una figura di spicco perchè  se oggi si trovasse in questo contesto storico con i dovuti mezzi avrebbe potuto implementare in termini non solamente teorico-filosofici la sua teoria, ma usarla contro questa globalizzazione di notizie che arrivano da ogni dove e d uno non capisce più il vero dal falso, molti infatti nono hanno ancora capito bene la situazione storica attuale che non è facile da realizzare in un mondo ormai multipolare, egocentrico,speculativo e conformista.
Diciamo che se l'informazione fosse davvero libera, il soggetto umano raggiungerebbe una liertà che ancora non si rende conto che esista o che ignora.
Difatti sapere è potere e informare non è facile, visto la manipolazione amplificata di notizie e le troppe diversità di fonti.
Diciamo che bisognerebbe applicare il criticismo di Kant che comunque oggi avviene ed è importantissimo per non farsi intortare nella vita di tutti i giorni.

written by Daniele Scandelli

FONTI:

- blogger stesso
- la filosofia edizioni Paravia


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