venerdì 19 giugno 2015

BUONE/CATTIVE NOTIZIE SU GRECIA, DDL SCUOLA ED ALTRO PER FARE SALTARE I NERVI A SERVI E PADRONI

Sotto un riepilogo riassuntivo sui dati dell'economia ellenica sottoposta a 5 anni di austerity europea:

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-  Variazione del Pil nel 1° trimestre 2015:  +0,2% (crescita tendente allo zero)

- Disoccupazione: 25,4%

- Rapporto deficit/Pil 2014: - 3,5%

- Spread su Bund tedeschi : 1057 punti

- Prezzi al consumo: -2,1% (variazione ad aprile)

-  Debito pubblico greco su Pil: 177,1%

fonte : L'Ego Editore

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Come si può notare da questi riportati attualmente in Grecia non vi è un solo indicatore economico positivo( come tutti i Paesi dell'Europa del Sud). Insomma il risultato dell'euro è sottolineato questi dati e dietro i dati la popolazione ellenica che soffre e reclama una fine di questa condizione di schiavi da tempo immane.
Ovviamente il grido è di tutti i popoli europei (compreso lo stesso popolo tedesco) per la cessazione di queste politiche e la rabbia e lo sfogo è catalizzato dai partiti cosiddetti anti-sistema, populisti ed anti-euro. Ma se il sistema è questo allora siamo tutti  populisti o pazzi a voler andare avanti così con lacrime e sangue.
 Come asseriva anni fa il  (ex-Premier) bocconiano pro-austerity Mario Monti " La Grecia è stata il più grande successo dell'euro" , massone del Club Bilderberg che ha tenuto nuovamente ( come ogni anno) una riunione "segreta"  sulle montagne che attorniano la cittadina austriaca di Innsbruck, con tanto di polizia che aveva blindato l'area di accesso a questa riunione di soggetti privati che rappresentano il vero Potere con la "P" maiuscola che nessuno riconosce ed ha votato.
I verbali di queste riunioni restano segreti e questo porta a congetture e complottismo, sicuramente è un organo illegale e riconosciuto da nessuno, ma la cosa che fa veramente ribrezzo sono i capi di governo, imprenditori, banchieri, indutriali e giornalisti che vi partecipano.
Tornando alla Grecia, oggi si apprendono ulteriori sviluppi sugli estenuanti incontri Ue- Atene.
L'accordo non si è ancora raggiunto, perchè ovviamente Atene non possiede la cifra che deve al Fmi e gli accordi stanno diventando fallimentari, un muro contro muro.
Inoltre vi è l'emergenza Ela e la Bce ha fatto un piccolo gesto "altruistico" fornendo 1,1 mld di euro, meno di quanto le casse di Atene avessero bisogno, ossia di 3 miliardi di euro.
Il Presidente della Commissione Juncker non è giunto ad un accordo con il Premier ellenico ed ora si fa sempre più concreta  una possibile Grexit, dato che le richieste che Atene aveva presentato ai suoi creditori non sono state nemmeno considerate asserisce il Ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis.
Intanto però la Grecia ha fatto un'affare strategico con la Russia per il passaggio del nuovo gasdotto che sbocca sul Mediterraneo, portando nelle casse di Atene una cifra consistente pari al 100% dell'importo del gasdotto "South Stream" e che Gazprom (società russa del gas) non controllerà.
Inoltre sembra che la Russia sia pronta a sostenere finanziariamente Atene, cosa non vista di buon occhio dalla Germania e dagli Stati Uniti perchè  sarebbe una sconfitta a livello politico e internazionale.
Oltre a questo sarebbe un addio della Grecia all'Occidente abbracciando l'alleanza russa e andando magari a far parte dei BRICS, la cui Banca sarà lanciata il 7 luglio a Mosca in contrapposizione al modello occidentale che è il FMI.
Nonostante questo Tsipras paventa ottimismo  per il summit di lunedì di riuscire a trovare una via comune il più democraticamente possibile per i creditori internazionali "al massimo livello politico europeo".
Questo dimostrerebbe che nessuno Stato è subordinato all'egemonia che la Germania ha imposto da diversi anni oramai ai Paesi della zona Euro, senza fare i conti con sè stessa ed i problemi al suo interno, con oltre 12 milioni di alemanni sulla soglia della povertà e gli stessi squilibri economici tra Ex- Germania Est ed Ovest.
Questa Grexit avvenendo porterebbe all'uscita anche di Spagna, Italia e Portogallo dalla zona euro, ma la temuta svalutazione non avverrebbe sui depositi dei risparmiatori perchè non si verificherebbe l'aumento del costo dei prodotti, ci sarebbe una situazione di instabilità e sfiducia sentita in particolare sui mercati finanziari con bruschi cali di tutte le Borse del Vecchio Continente probabilmente e altre incognite a livello politico ed internazionale.
Non solo la Grecia rischia il default, ma anche l'Ucraina del Governo filo-europeo di Poroshenko, data l'instabilità interna e gli atti di guerriglia in alcune zone del Paese.
L'euro (come più volte ribadito è lo strumento)  tiene in piedi l'astratta Ue e legati gli Stati membri senza il volere del popolo, ma con la complicità di Governi fantoccio e collaborazionisti.
Intanto in Italia Renzi sta pagando lo scotto del peso della cultura sulla Riforma chiamata "DDL Della Buonascuola" perchè oltre 3000 emendamenti bloccano il passaggio in Aula e il Premier sentendo che la poltrona traballa ricatta che se non si scioglie il nodo burocratico non potranno essere effettuate le 100.000 assunzioni di docenti precari previste ( ma come può un politico creare posti di lavoro o stabilizzarli?).
Insomma si passa al ricatto ora e la minoranza del Partito ha promesso che si impegnerà a toglierli, altrimenti le 100.000 potenziali assunzioni slitteranno al 2016.
In sostanza sono questi i 10 punti cardine di questa ennesima riforma strutturale:
1) Stabilizzazione di 100.000 insegnanti precari con un miliardo di euro (presi da dove? Visto che con l'euro si tratta sempre di ragranellare soldi o chiedere altre finanziarie alla Bce con interessi).
2) Per gli scatti di carriera serve il merito dato dal 70% dall'anzianità e il 30% da una valutazione finale del docente.
3) Le supplenze spariranno sostituito dall'  "organico funzionale di istituto", composto da un numero di docenti che servirà a coprire gli insegnanti assenti, più una quota aggiuntiva per eventuali altre esigenze. Oltre alle cattedre i docenti dovranno anche lavorare ad altri progetti come l'alternanza tra scuola e lavoro (definito progetto europeo).
Vi è poi la chiamata diretta del preside che non riguarderà tutti gli insegnanti, ma solamente quelli che andranno a concorrere per l'organico funzionale della scuola, ossia quella parte di docenti precari che lo Stato non riesce a destinare ad altri istituti .
4) La figura del preside viene rivalutata con 2 principali funzioni quella della chiamata diretta e la decisione di che docente premiare per il lavoro svolto.
5) Maggior valorizzazione della musica e dell'educazione fisica sin dalla scuola primaria. In aggiunta insegnamenti di lingua.
 Passando alla scuola media inferiore si svolgeranno più lezioni di lingua straniera, cittadinanza attiva e laboratori.
Alla scuola media superiore potenziamento di materie come arte, diritto ed economia con insegnamenti di lingua.
Investimenti maggiori per rafforzare le competenze digitali degli studenti con le adeguate strumentazioni,tralasciando le tecnologie del passato come lavagne multimediali o i tablet dati a certe scuole.
6) 4 miliardi previsti dalla Legge di Stabilità per due anni.
7) Formazione digitale, quindi insegnanti con maggiori competenze digitali, visto che si trovano maggiori informazioni sui cellulari degli studenti.
8) Maggior alternanza scuola-lavoro.
9) Nessun 5x1000 alle scuole viste le proteste del Terzo settore. Invece vi è la possibilità di detrarre fino a euro 400 per le famiglie che mandano i figli alle scuole paritarie (dall'infanzia alle superiori), risparmiando così 80 euro  studente. Inoltre contributi alle scuole paritarie e controllo sui "diplomifici".
10) Integrazione per gli studenti stranieri con laboratori linguistici per il perfezionamento dell'italiano come seconda lingua ed altri laboratori di lingue non comunitarie.

Insomma una riforma un po' controversa e tutti questi investimenti dove li trova il Governo, dato che lo Stato non è più Stato visto che ha perso le sue funzioni principali di sovranità monetaria per poter eseguire politiche monetarie e fiscali, oltre che la propria sovranità nazionale.



Intanto alla Camera oggi iniziava l'approvazione dell'aumento dell'aliquota IVA al 25,5% nel 2015 e
27,5% nel caso non si raggiungessero gli obiettivi di bilancio, legati al deficit. Quindi clausole di salvaguardia  che scatterebbero in base agli obiettivi di deficit, senza che il popolo lo sappia.



written by Daniele Scandelli





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