venerdì 31 luglio 2015

IF THE EURO AND EU ARE BREAKING DOWN... SEAL THEM!!

Non sono fashion blogger o poeta  petrarchesco o leopardiano che racconta la storia della sua vita (o scrivere articoli su come mi sento), dato che è tutta legata a certi avvenimenti direttamente o indirettamente , quindi  cerco di analizzare e capire quello che ci circonda e per quanto possibile esprimere un'opinione che sia più o meno condivisibile. Detto questo, se interessati buona lettura.

Da notizie recenti derivate dal rapporto del Fmi sull'Italia freddo, glaciale e quadrato peggio di un tedesco si iniziano a capire molte cose.
 Tale rapporto ha scosso molto l'opinione pubblica, tra cui lo stesso Min. delle Finanze Padoan (una volta facente parte della cricca che con una sola parola dichiarò default all'Argentina) che mentendo a se stesso e al popolo ha rivendicato l'efficacia delle riforme strutturali imposte per far restare vivo lo strumento "Euro".
Il rapporto afferma che gli italiani devono cambiare mentalità ed adattarsi al fatto che ci sarà sempre meno lavoro, questo causato anche dall'avvento di nuovi sistemi tecnologici che stanno man mano sostituendo il lavoro umano, quindi il lavoro diventa più "flessibile" e il fatto che  la certezza lavorativa coinvolga sempre meno persone.
Inoltre tale rapporto enuncia con brutale  veridicità che ci vorrano anni per ritornare ai livelli occupazionali pre-crisi del 2008.
 Il Fmi ne ha stimati 20, con la perdita di ben due generazioni coinvolte in questa carneficina.
Le stime non sono mai attendibili perchè si basano su varie ipotesi e calcoli della realtà attuale, ma la stima che può essere credibile è un articolo del 28 o 29 luglio di MF (Milano Finanza) che enuncia che l'Italia dal 1999 non cresce più proprio quando hanno iniziato a fissare  il tasso di cambio EURO/LIRA a 1936,27 e ad introdurre l'ECU (unità immaginaria con cui pagare in euro che entrò in regime forzoso nel 2002).
la fonte di MF è stata  ripresa da un rapporto della BCE stessa che afferma appunto che l'euro è stato un disastro completo per l'economia italiana, a differenza di una "finta" crescita iniziale in Grecia e Spagna.
Altro elemento di disturbo per la fuffa renziana di millanterie è un altro report della  London School of Economics che afferma che nel 2025 dell'Italia  resterà un "deserto".
Insomma tutti a fare previsioni per il futuro, quando non si sa nemmeno che succederà domani.
Altre perle di vita le ha date "Masson"Mario Monti ad Agorà su Rai 3 nella puntata del 28 luglio, asserendo che la famiglia e una casa non creano nell'indivduo quella giusta indole di mobilità al lavoro.
Proprio questo individuo parla che quando era "Premier" ha affossato l'economia italiana come non mai e di case ne possiede in numero quantificabile pari a 9.
Insomma giorni di delirio puro per il Governo Renzi che ha incassato l'appoggio di fiducia dal suo amico Denis Verdini e il salvataggio ignobile di Azzolini esponente di NCD.
Un Paese bello e unico al mondo come l'Italia rovinato dalla politica italiana da oltre 150 anni, per non parlare de rapporto dell'Istituto SVIMET che ha paragonato il Sud Italia ancora peggio della Grecia nel giro degli ultimi 15 anni.
Per concludere l'eurotassa tanto dibattuta a cui Monti starebbe collaborando con il Min. tedesco delle finanze  Schaeuble comporterebbe una cessione di sovranità partendo dal fisco, quindi un progetto prettamente politico che mira a blindare l'euro e la Ue dalle sue fragilità interne e dalle arrabbiature dei popoli europei sull'immigrazione  incontrollata, dall'abbassamento dei prezzi che sta facendo incazzare i contadini francesi e la sempre più crescente disoccupazione europea e i numerosi debiti dei 19 Paesi membri, in particolare la menzogna del debito pubblico.
Ma come asserisce Barnard in un suo articolo l'eurotassa di Monti è solamente una "gigantesca minchiata", perchè applicandola si violerebbero i Trattati che reggono la Ue e tanto cari alla Germania che ha più volte calpestato.

written by Daniele Scandelli

domenica 26 luglio 2015

ONLY HUMANS

A pensare che siamo ancora in questo sistema europeo che ha macinato fin troppe lacrime e sangue per il folle progetto politico di lobbies ed eurocrati di Bruxelles, bisogna essere davvero dei matti e masochisti.
Ormai nessun Paese  "candidato"vuole adottare l'euro, questa "pseudo-moneta" che entri in circolo forzoso.
Lo stesso Primo Ministro bulgaro ritiene che contribuire all' ESM  per salvare la Grecia "è una cosa priva di logica", dato che il reddito pro-capite di Bulgaria, e delle tre Repubbliche Baltiche ( Estonia, Lettonia e Lituania) è inferiore a quello della Repubblica ellenica.
La stessa Polonia non vuole l'euro, nonostante l'ex- premier Donald Tusk  è un eurista convinto e si trova a capo del Consiglio d'Europa ( assemblea a cui partecipano tutti i 28 Paesi membri aderenti alla Ue).
Nè la Repubblica Ceca  e nemmeno l'Ungheria di Victor Orban( definito un nazista di estrema destra dai media di regime) ci pensa minimamente a voler adottare l'euro.
La stessa Eurozona (secondo un articolo del Nord.it) annega in debito pubblico pari a 9400 miliardi di euro avvicinandosi al 93% del Pil della zona euro.
Quindi i parametri di Maastricht che la Germania stessa non rispetta, ma impone agli Stati membri (come la dura posizione avuta durante le scorse trattative con la Grecia contro  un taglio del debito)sono impossibili da rispettare, ma i Trattati  sono i Trattati vanno rispettati quindi "verwirren Sie nicht mit dem Tod" ( non si scherza con la morte).
Si ragioni un attimo.
La Germania ha voluto il Fiscal Compact (provvedimento di rigore fiscale che prevede l'abbattimento del debito pubblico fino ad 1/20 del Pil annuo per 20 anni) che solamente lei stessa forse riuscirà a rispettare grazie ai surplus commerciali e raggiungere il pareggio di bilancio tanto desiderato dalla Merkel.
Ovviamente quasi tutti gli Stati dell'eurozona hanno firmato (non che si dica che sia solo la Germania ad imporre i diktat, vi è sempre complicità o asservimento).
La stessa Italia ha un rapporto debito/Pil pari al 135% (vicini alla Grecia) e la Francia al 100%, queste ulteriori misure di austerità vanno a rovinare il denominatore del rapporto facendo gonfiare il numeratore.
Ma gonfia, gonfia, gonfia, poi si esplode.
La Germania, (non si sa come, o si sa  ma non si dice) ha un rapporto debito/Pil al 74,4%, insomma immacolata e pulita a primo avviso, ma i panni sporchi si lavano in casa come si dice.
Ovviamente se la terza economia europea quale è l'Italia esplodesse (come si dice da tempo immane) nessun Quantitative Easing o strumento finanziario che tenga riuscirà a reggere il botto e lo stesso Renzi che parla a vuoto, visto che sta perdendo terreno riuscirà a fare qualcosa.
Il sistema euro è divenuto insostenibile e con la Grecia al terzo inconcludente salvataggio è solamente una questione di tempo prima che l'Eurozona si sciolga.
Tornando all'Italia, il giochino di Verdini di staccarsi da Berlusconi ed andare a sostenere Renzi è stato concesso (come già scritto) per tentare di salvare le aziende di famiglia di Silvio, tutto in famiglia alla fine, come sempre.

written by Daniele scandelli










martedì 21 luglio 2015

ITALIA A CORSO UNICO

Dopo la sparata di Renzi di ridurre di 50 miliardi di euro le tasse in 3 anni è scoppiato il finimondo.
Nemmeno il "buon" Silvio è arrivato a tanto a parte firmare il famoso "contrattone"con gli italiani da Bruno Vespa.
Ovviamente come pensa parte dell'opinione pubblica è solo un'operazione mediatica per distogliere l'attenzione del popolo sui problemi dell'immigrazione incontrollata che avviene e i vari prefetti che fanno soldi sugli immigrati come pure le Coop "rosse" varie e la perdita di consensi che sta avendo con tutti gli scandali di Governatori PD o sindaci, oltre al fatto di avere 4 milioni di italiani sotto la soglia di povertà e che l'economia non riesce a ripartire.
Si ottengono quindi questi scontri tra italiani disperati ed immigrati , tra l'altro protetti dalla polizia.
Insomma una guerra tra poveri, forse la (gggg)gente sta cominciando a capire che l'Italia conta meno di un culo senza buco al tavolo delle decisioni europee (vedendo la questione greca senza più speranze alcune), visto che la Ue è a traino tedesco e del sottoposto francese Hollande.
Nonostante l'Italia risulti essere l'unico Paese "vigoroso" che non ha sforato il rapporto deficit/Pil che è al 2,6% come Maastricht impone, il debito pubblico aumenta e così anche la disoccupazione.
Insomma il Governo collaborazionista  di Renzi asservito alla Germania di Frau Merkel, nonostante le riformine (de)strutturali che hanno solamente peggiorato il mondo del lavoro, pensionistico (Riforma Fornero) sanitario e scolastico con la "Buona Scuola", si sta capendo che il Governo Renzi dopo tutti questi fallimenti sta forse iniziando ad annaspare con un'inesorabile discesa verso l'abisso.
Importante osservare anche i tassi di cambio EURO/USD che oggi si attesta a 1,0825 e se dovesse ancora scendere come a dicembre 2014 a 1,04 sarebbe una svalutazione competitiva per i Paesi del Sud Europa visto che ad esempio il prezzo del carburante era sceso notevolmente.
L'euro oltre ad avere creato notevoli squilibri economici in tutta Europa e sofferenze  al settore bancario di vari Paesi membri, se continuasse a deprezzarsi sul dollaro vorrebbe dire che sarebbe morto e leggendo il Nord.it, la Fed (Banca Centrale americana) prevede a settembre di alzare i tassi di cambio, facendo crollare il valore dell'euro sulle varie piazze mondiali.
Tornando all'Italia, ovviamente con questa crisi artificiosa alcune agenzie interinali o cooperative che siano fanno leva sulla disperazione del popolo affamato in cerca di dignità e soldi (per mantenere famiglia e pagare le troppe tasse) illudendolo di false speranze da imbonitori e venditori di fumo che facendo dei corsi formativi riesci a riabilitarti e ad essere reinseriti nel mondo del lavoro, anche con contratti assurdi, tra cui quelli introdotti dal Jobs Act di Renzi.
Si crea tutta questa corporazione  di "corsificio" con magari 15- 20 persone che sono impegnate a fare corsi e  poi forse  4,5 o massimo 6 vengono assunte con contratti assurdi ed inoltre si pretende anche di usare la famosa "Garanzia giovani", o altre forme di incentivo fiscale per essere assunto se di età maggiore di 29 anni, o peggio la disperazione di persone di altre fasce d'età.
Insomma come se tu pagassi una tantum iniziale per lavorare e questo sistema corporativo che si crea  sull'attestare i numeri di teste delle persone che hanno partecipato a questi corsi-farsa, di modo che tutte queste agenzie o cooperative si prendano i soldi dalla regione o dallo Stato.
Queste mangiano sulle disgrazie del popolo e si prendono i soldi con queste sovvenzioni a persona introdotta a fare corsi e la burocrazia  è molta, ma tutta con lo scopo  per attestare che le risorse da loro usate gli generano questo tipo di utile.
Quindi firme di qui, firme di là e anche una fetta di culo, sangue ed urine tra un po'.
Queste politiche derivano dal Governo Prodi per dare un po' di lavoro a tutti, ma portate avanti anche dai vari Governi Berluconi e le varie riforme del lavoro antecedenti al Jobs Act.
Quanto può durare un sistema di questo tipo, visto che la Grecia è fallita per la terza volta e le banche sono state riaperte dopo 3 settimane, ma non al completo delle loro funzionalità?
Si aspettano proposte alternative all'euro come CCF (certificati di credito fiscale o  valute parallele).
Inoltre per uscire dall'euro ogni Paese non deve chiedere permesso a Schaeuble ma deve farlo unilateralmente senza troppe farse con intenzione vera.

written by Daniele Scandelli

venerdì 17 luglio 2015

ALCUNE RIFLESSIONI ED ANALISI PERSONALI SULLE NOTIZIE CHE ARRIVANO

La stampa di regime italiana è sempre più totalmente asservita al sistema europeo e trovare fonti di notizia pulite non manipolate diventa sempre più difficile.
Oltre a vari articoli di bloggers che a seconda dell'anima che scrive sono informazione soggettiva e opinabile, all'estero forse la stampa ha qualche piccola forma di libertà di pensiero maggiore rispetto a quella italiana che è veramente di "bassa lega" e completamente manipolata e inaffidabile.
Leggendo il quotidiano online " ilNord.it" si apprende che anche se Tsipras ha fatto passare delle riforme riconducibili storicamente alla resa francese del generale Petaine alla Germania nazista del Terzo Reich, il piano di aiuti non risulta essere così sicuro come decantano i media.
Inoltre non è garantito il prestito-ponte di 82-86 miliardi di euro in tre anni assicurato da Juncker per metà agosto perchè mancherebbero circa 32 milardi e non vi è la partecipazione del FMI che ribadisce il taglio del debito greco di ormai assurda che esporrebbe anche il sistema bancario non solo greco, ma anche francese e tedesco ed in parte italiano.
La Germania ovviamente resta sulle sue posizioni assurde con la testa quadrata e dura di Schaeuble diventato il nazista per eccellenza con la Merkel, visti i titoli dei vari quotidiani internazionali.
Il rigido FMI  nonostante sia un organo opinabilabile, i suoi studi o i rapporti annuali sono molto coerenti con la realtà.
Difatti il dossier sul debito  greco di 1184 parole ha lasciato completamente spiazzati i creditori europei, difatti il "New York Times" asserisce che per continuare a mantenere in vita questo progetto draconiano ( o sogno faustiano come lo definì Giuliano Amato), ci vorrebbe un' unione fiscale in cui tutti i Paesi più ricchi della Ue paghino un contributo per mantenere "viva" la Grecia dentro questa architettura mal impostata, questa è l'unica strada percorribile.
La Germania sicuramente è il Paese "core" che ci ha guadagnato più di tutti con l'euro, anche Austria ed Olanda bene o male.
La stessa Finlandia definita il paradiso in terra o la campionessa di riforme sstrutturali, dopo che la società Nokia ha perso il primato di vendita di cellulari è da circa un po' di anni in recessione, ma nessuno ne parla.
Anche la Francia di Mitteran, Chirac e Sarksoszy era partita bene con l'unione monetaria, ma arrivata all'era socialista del Presidente francese Hollande si è sempre più asservita alla Germania, non avendo più quella carica di distacco, visto che l'euro ha bastonato mica male la loro economia.
Per concludere l'Italia che dal 1997 non cresce più, perchè sono stati fissati i tassi di cambio in preparazione di quello che poi avvenne nel 2002 (introduzione a regime forzoso dell'euro),nel 1999 l'introduzione dell' ECU che è una sorta di unità immaginaria che creò maggior legame della lira con l'euro, fino ai risultati drammatici di oggi, con 4 milioni di italiani sotto la soglia povertà o vicini.
Siamo forse all'abbattimento del cosiddetto totem irreversibile,in cui la stessa Germania ha spianato la strada di una Grexit quando vi erano le trattative con la Grecia vista la proposta del fanatico Schaeuble  di far uscire la Grecia per 5 anni dalla Ue?

written by Daniele Scandelli

lunedì 13 luglio 2015

LA FINE DI UN DESTINO FORSE GIA' SCRITTO DA MESI

Si apprende oggi che intorno alle 11.00 ora locale italiana il Premier ellenico Alexis Tsipras abbia ceduto o sia arrivato ad un accordo con i creditori internazionali .
Si è giunti quindi ad un terzo piano di salvataggi per tenere la Grecia oramai spolpata a questo sistema da lager e da cinque anni di misure recessive oltre all'insostenibilità del debito espresso in euro.
Già apparivano strane le dimissioni dell'ex -Ministro ellenico delle finanze Yanis Varoufakis il giorno dopo il referendum del 5 luglio 2015, risultato molto scomodo a Bruxelles nei mesi scorsi delle trattative estenuanti.
Inoltre come già scritto la riproposta di Tsipras bocciata dal 95% dei greci, quindi la volontà popolare calpestata ed il Premier costretto a piegarsi.
Insomma una lezione che la Ue (o meglio Germania) vuole dare a chiunque voglia cercare di staccarsi dall'euro.
Girano notizie che la Finlandia non stia andando bene da circa 7 anni con l'euro e la volontà popolare di bocciarlo per l'ennesima volta, oltre che il referendum austriaco taciuto dai media che avrebbe raggiunto il quorum di firme sufficienti per farla diventare una proposta di legge. Vedremo che succederà.
Intanto Tsipras in segno di disdegno ha lanciato la giacca che portava durante il summit durato 17 ore, dicendo "prendetevi anche questa", come dire prendetevi anche il culo già che ci siete.
Alla fine Tsipras ha comunque ceduto forse per le troppe pressioni, forse per la sua non assoluta determinazione o convinzione che ripartire fuori dall'euro sarebbe una via possibile piuttosto che restarci e fare la fame, ma questa rappresenta soprattutto a livello internazionale una sconfitta politica della Grecia, da parte della Germania.
Ma siamo sicuri di aver capito che l'accordo oramai è ufficiale?
Sembra fatta per gli euristi più convinti, ma la proposta sottoscritta da Tsipras a Bruxelles deve essere approvata dal Parlamento ellenico e quindi ancora delle incognite ci sono, oltre al fatto che i creditori pretendono già delle prove concrete da parte di Atene, tra cui pensioni, aumento Iva ed applicazione del Codice di Procedura Civile che è la direttiva per il salvataggio delle banche e la loro ricapitalizzazione.
Potrebbero esserci imprevisti certo, ma per ora sembra che la Ue abbia avuto la meglio su Atene e per chi ricerca quella parola chiamata democrazia.
Usando uno spudorato regime del terrore si può dire che l'Eurogruppo abbia intrapreso un colpo di stato in Grecia.
Nella notte sembrava che il Grexit fosse vicino , ma ora osservando le Borse europee che volano come farfalle e gli spread che scendono sembra che per ora il panico sia passato.
Inoltre l'eurogruppo verificherà nella giornata di mercoledì 15 luglio se Atene abbia fatto dei passi avanti in questa logica perversa.
Alla fine sarà istituito un fondo dove mettere gli asset di debito dello Stato ellenico a garanzia del debito, non si sa poi se Tsipras volesse ancora avere a che fare con il Fmi e la Troika, perchè le notizie dei media sono tutte asservite ad un padrone.
Questo fondo sarà dotato di una capcità di 50 miliardi di euro.
Sono state concesse a Tsipras delle piccole misure per rivedere la sostenibilità del debito, una volta approvate le misure imposte dai creditori internazioniali.
Quindi per chi è dell'ideologia che la Ue sia l'Europa dei popoli e della pace e della dignità rifletta su questo tentativo di Syriza di andare incontro al volere dei creditori e rifletta attentamente sul fatto  che bisogna staccare la spina al più presto con la moneta unica.
Il volere del popolo non verrà mai messo davanti a nulla in questo sistema nazista e se dovesse vincere Podemos alle politiche spagnole di novembre, mi auguro che il signor Iglesias prenda atto di quello che è successo a Syriza e di staccare subito la spina con la Ue.
L'Italia non dovrebbe parlare dato che possiede un Governo fantoccio collaborazionista con la Germania, come fu nel Secondo conflitto Mondiale.

written by Daniele Scandelli







.

sabato 11 luglio 2015

LE SPARATE DI RENZI SUI DATI OCCUPAZIONALI

Ieri  è capitato di sentire Renzi parlare del successo delle sue riforme che hanno fatto bella impressione sulla Ue e che ha dato nuovamente quella famosa credibilità persa del Bel Paese per l'incapacità dei Governi precedenti a fare Riforme e scelte coraggiose che lui invece ha portato a casa scardinando ulteriormente il welfare già disastrato dell'Italia.
Innanzitutto con il suo classico ego ipertrofico parlava del Jobs Act che ha fatto ritornare ad assumere i disoccupati in modo massivo pontificando un numero di assunzioni quantificabile a 181.812  unità, che non sono altro che mutazioni dei contratti già in essere, dei quali la stragrande maggioranza a tempo determinato.
I contratti stabili creati con il Jobs Act sono soltanto 271 su tutto il territorio nazionale, facendo il saldo tra attivazioni e cessazioni con una crescita dei contratti a tempo indeterminato a 184.812 unità.
Tutte questi dati derivano dalle registrazioni obbligatorie dei contratti forniti dal Ministero del Lavoro, in cui si vede che aumenta l'apprendistato (6.498) e un crollo delle collaborazioni (- 10.194).
Quindi le millanterie del Premier "riformista" sono state bellamente asfaltate da una lettura più seria dei dati forniti dal Ministero del Lavoro.
Inoltre con il Jobs Act si sono azzerati i contributi per chi venisse assunto ( una manna dal cielo per le aziende), ma anche questo ha un costo quantificabile in 24 mila euro dalle casse statali per ogni assunzione avvenuta dall' 1 gennaio a cinque mesi.
Ieri  il Premieri fiorentino si vantava di un 3% sulla produzione industriale avvenuto nel mese di maggio che ha permesso a Renzi di pontificare la politica delle riforme (de)strutturali.
Questo 3 %  registrato a maggio deriva da un innalzamento di 12 mesi prima, non tutto in un solo mese, sia chiaro. Difatti a maggio 2015 rispetto al mese precedente la crescita è stata solamente dello 0,9% quindi uno zero.
Intanto in questi anni la produzione industriale ha subito una stangata di calo del 25%.
Quindi caro Premier eletto da nessuno forse è meglio tacere sul fallimento dell'operato del suo Governo, ma d'altronde sono appena uscite delle intercettazioni non da poco in cui Renzi parla della sua salita a Palazzo Chigi, "accoltellando" il suo predecessore.
Renzi è fortemente sostenuto da Berlusconi perchè deve preservare le sue aziende (vedasi Mediaset che durante il Governo Letta il titolo volava) e in particolare dal massone toscano Denis Verdini, militante in Forza Italia e immischiato nei giri di Monte dei Paschi di Siena.
Ma durerà fino al 2018 questo esecutivo fantoccio complice della Troika?

written by Daniele Scandelli










venerdì 10 luglio 2015

I FAMOSI AIUTI EUROPEI MAI ARRIVATI ALLA GRECIA E LA BOLLA SPECULATIVA CINESE

Da quando il popolo greco ha dato picche con "oxi" alle politiche di austerity che hanno visto il Paese provato per 5 anni ( diventato una sardina come asserisce Paolo Barnard e uno spauracchio per chi volesse uscire dall'euro).
Il discorso di Tsipras al PE ha fatto molto scalpore da un punto di vista politico, visto che la Ue di democrazia non ne ha e si regge unicamente sul legame dell'euro.Molto significativa è stata  la faccia imbronciata del capo del PE Martin Schultz che in tutti i modi ha cercato di "boicottare " il referendum greco che  secondo il blog di Paolo Barnard sarebbe stato su una proposta della Ue scaduta.
Dall'autorevole rivista americana Bloomberg si  scrive che la Grecia ha presentato alla Ue delle concrete proposte da attuare in cambio degli aiuti europei  che sarebbero simili a quelle  presentate dall'Unione alla Grecia il 25-26 giugno 2015, successivamente  bocciate nel referendum di domenica 5 luglio 2015.
Ma Tsipras non ha chiesto l'uscita dall'euro solo un secco "OXI"all' austerità ed un abbattimento del debito del 60% o una cifra simile, cosa che il Governo Merkel trova ineccepibile e invece potenze come Usa e lo stesso FMI stanno considerando.
Ma alla fine cosa cambierebbe se non si esce dall'euro? Nulla, perchè si origina altro debito ed altra austerità se  fosse così grazie a questi aiuti europei che fanno il giro descritto sotto.
Con la moneta unica si accentuano le disuguaglianze  anche con differenti livelli  di competitività e di forza economica.
In Germania il costo del denaro è bassissimo,anzi l'interesse è negativo quindi le banche tedesche raccolgono denaro dai risparmiatori tedeschi che per loro ha un costo molto basso.
Successivamente  le banche tedesche comprano i titoli greci sapendo che è un paese a rischio default.
La Grecia paga il 15% di tassi di interesse e le banche tedesche guadagnano una montagna di soldi, perchè da un paese povero come la Grecia si trasferiscono enormi risorse al paese ricco che è la Germania attraverso la differenza dei tassi di interesse e quindi il paese povero si impoverisce sempre di più e il paese ricco aumenta la sua ricchezza.
Quando il paese povero non è più in grado di pagare i debiti arrivano gli aiuti europei.
Alla Grecia di fatto  sono stati dati 250 milardi di euro , ma non per le pensioni ma per ripagare i debiti alle banche francesi e tedeschi e parzialmente italiane.
Di questi 250 miliardi dati alla Grecia, 220 miliardi sono andati direttamente alle banche tedesche francesi e italiane con tanto di  interessi.
Quindi il luogo comune "noi paghiamo le pensioni dei greci" cade , perchè in realtà stiamo pagando le banche tedesche.
Quindi i greci non ne sentono nemmeno l'odore di questi soldi prestati e ovviamente questo sistema strano non è destinato a durare.
In questi giorni si è sentito parlare di bolla speculativa cinese che ricorda quella del 2008 dopo il fallimento della banca Lehman che ha portato alle conseguenze di oggi.
Dal 12 giugno scorso, sembra inarrestabile il crollo delle borse cinesi che ha portato le autorità alla sospensione delle contrattazioni di oltre 1200 titoli.
La bolla della borsa cinese è scoppiata ed è un anno che questa bolla ha maturato per 12 mesi fino ad arrivare ad oltre il 150% ed è scoppiata appunto da quasi un mese, senza che nessuno stia dando peso alla notizia . La domanda è  a quale ulteriore impatto potrebbe avere sull'economia mondiale dopo l'esperienza del 2008 della Lehman Brothers.
Le banche in Cina sono nazionali e non private ok, ma qualche effetto ci sarà, non essendo economista o trader ci possono essere molti scenari che io non conosco , si spera che non sia traumatica come il 2008.
I titoli sospesi sono 1243, il 43% della borsa di Shangai e di Shenzen.
Questa percentuale è paragonabile alla ricapitalizzazione di quasi un terzo del mercato cinese.
In particolare nella giornata del 8 luglio scorso (secondo un articolo di IL SECOLO XIX), la borsa di Shangai ha chiuso con un calo del 5,9% e quella di Shenzen del 2,94%.
L'indice Hang Seng della borsa di Hong Kong ha fatto scattare il panico cedendo così il 7,7%, cosa che non si vedeva dalla stagione Lehman asserisce l'articolo.
L'Authority cinese che controlla i mercati ha fatto sapere che nelle borse asiatiche sta circolando il panico e che la Banca Centrale cinese fornirà la liquidità necessaria per evitare dei rischi come il 2008.
Il vicedirettore del Telegraph Jeremy Warner paventa che un'ennesima crisi finanziaria orientale si stia per verificare, mentre tutti sono concentrati dalla situazione greca e questo fatto è già stato ribattezzato come il 1929 cinese.
Ci si augura che non sia cosi, altrimenti un altro 2008 potrebbe avere inizio.


written by Daniele Scandelli
























domenica 5 luglio 2015

OXI E IL REFERENDUM GRECO - ALCUNE OPINIONI DI TERZI

Come molti acclamano oggi è il G-day del referendum greco indetto dal Premier Alexis Tsipras e sul quale si sentono le opinioni più disparate come in una sorta di finale dei mondiali.
Ma dato che qui non si tratta di tifoserie o meno bisogna essere razionali e logici mettendo sul piatto quello che c'è.
Prima di tutto la Grecia è andata in default per la seconda  volta il 30 giugno 2015, quindi le politiche Ue e lo stesso costrutto eurista astratto è  (forse)crollato, solo che tutto è insabbiato e non si riferisce parola alcuna su questo.
Si guarda il referendum di oggi come la volontà di un popolo a decidere se volere continuare le politiche di austerity ma non di uscire dall'euro.
Da una parte si pensa che un Premier dovrebbe avere più polso e aver già messo fine alla storia tempo fa, altri asseriscono che questo è un referendum significativo che vuole dare una forte sberla in faccia all' Europa "germanizzata" dall'esecutivo Merkel.
Insomma le aspettative sono molte per i popoli europei che sentono che i poteri forti sembrano essere in difficoltà o che stiano per cedere, ma realmente è così?
Cito alcuni articoli di Paolo Barnard, famoso giornalista che si è messo a studiare i fatti economici e dal carattere abbastanza controverso, ma con molta conoscenza forse a volte definita troppo complottista o pessimista.
Barnard in un suo brevissimo articolo risalente al 28 giugno (sul suo blog) spiega che il referendum greco è una farsa  perchè  L'Eurogruppo ha già deciso per un forte no ai giorni necessari sulla preparazione del referendum greco sulla proposta Ue (dei creditori internazionali) di aiuti che è scaduta prima, quindi secondo la sua opinione si voterebbe su una proposta già scaduta e quindi inesistente.
Barnard asserisce in suo articolo che la crisi greca su piano internazionale non conta come  punto per far crollare il sistema euro, ma riprende un discorso fatto dalla banca americana Goldman Sachs, il punto essenziale da capire è la guerra tra tassi di cambio euro-dollaro.
Quindi essere competivi in quel senso e la Grecia viene usata come spauracchio per spaventare i popoli tra Stati Uniti, Bruxelles e Mercati finanziari.
Vorrei anche sottolineare ( come da articoli di Paolo Barnard) che vi è una guerra interna tra il Quantitative Easing ( quindi stile americano) di Mario Draghi e le politiche economiche della Bundes Bank  con a capo il falco dell'austerity Weidmann che si fa scudo con l'euro.
Difatti si pensa sempre all'export come unica  soluzione economica ( quindi ovviamente sono importati i tassi di cambio euro-dollaro).
Intanto Cina e Russia stanno buttando giù idee per una nuova moneta mondiale di riferimento, pvisto che il dollaro sta fallendo e l'euro lo segue e vi sarà l'inaugurazione della Nuova Banca dei BRICS il 7 luglio in Russia, cercando di superare il FMI che ha fallito il suo obiettivo di riferimento mondiale.

written by Daniele Scandelli

FONTI:

http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=1210

giovedì 2 luglio 2015

LA CADUTA DELLA SOCIETA' OCCIDENTALE

Ormai dallo scoppio della crisi finanziaria ad oggi si è visto un chiaro e lento decadimento della società occidentale a partire dalle politiche estere americane di conquista e rovesciamento di Governi nel Medio Oriente per i soliti motivi noti a tutti.
Con l'amministrazione Obama negli ultimi anni le cose sono sicuramente peggiorate con lo scoppio della guerra in Siria per tentare di rovesciare il Governo Assad, la fine della dittatura di Gheddafi ( cagione l'ordine dell' ex Presidente francese Nicolà Sarkoszy  di iniziare i bombardamenti senza aspettare il via Nato, "comunità internazionale", o chi per essa) che ha fatto piombare la Libia nel caos con le conseguenze che oggi sono sotto gli occhi di tutti.
Aggiungiamo la fragile situazione ucraina che funge da Stato cuscinetto tra Europa e Russia, anche qui è caduto un Governo democraticamente eletto (non magari dei migliori), facendo piombare l'Ucraina in una crisi economica di cui nessuno si degna di parlare e di ricordare che è un focolaio che resta accesso nel Donbass in particolare.
Il fallimento dell'Occidente?
La mancanza di sovranità e democrazia tolta e ceduta per il capitalismo e il dio denaro portano oggi quello che una volta era l'Oriente e altri Paesi (BRICS e non solo) ad un dislivello, che  sta "asfaltando" completamente l'Occidente tanto bello e perfetto.
Difatti stanno sorgendo economicamente i paesi orientali o asiatici, da questa "falla" del sistema occidentale, governato da banche con il motto "TOO BIG, TO FAIL" e il fatto di fare leggi apposite dando la priorità di salvarle nelle loro scellerate operazioni finanziare ordoliberiste a discapito del popolo che muore di fame e  con percentuali di disoccupazione elevate.
 Tutto questo riassunto nel totem che le può rappresentare come l'euro o il dollaro, maggior potere e controllo, con un impoverimento progressivo dei popoli europei e stesso americani, dato che ormai la finanza è fuori controllo.
Se nel  Secondo Dopo Guerra si è cercato dalle macerie di recuperare diritti inalienabili e naturali dell'uomo con le proteste in piazza, gli scioperi, le contestazioni, ora tutto quello guadagnato faticosamente è stato ceduto e perso con leggi anti-democratiche atte a favore delle banche e dell'èlite finanziaria che si è ingrassata talmente troppo che potrebbe scoppiare.
Questo è il periodo della Grecia, sotto gli occhi di tutti andata tecnicamente in default il 30 giugno 2015 non avendo pagato la tranche al FMI, quindi  potrebbe già essere questo un grexit  e la possibilità di mirare verso altre alleanze economiche e possibilità ad Oriente ( come già sta accadendo).
Tsipras il premier ellenico ha indetto per domenica 5 luglio 2015 un referendum non per lasciare l'euro, ma contro la Troika e le politiche di austerità che il popolo greco ha subito a partire dal default del 2010  e il prevalere del popolo.
ll discorso è opinabile, ma ha messo tutto nelle mani del suo popolo.
Le opinioni sono le più disparate, ma in generale con lo svuotamento di democrazia e diritti si arriva a vivere a colpi di banche a ridurre in fame il popolo, senza contare l'immigrazione incontrollata che parte dalle coste libiche di disperati contro un popolo incazzato, il tutto coaudivato dalla politica italian del finto buonismo razziale.
Il problema dell'immigrazione africana deriva dalle politiche colonialistiche ed imperialistiche che i vari Stati Europei fecero nel secolo scorso , contro popolazioni che vivevano di un'economia di sussistenza, introducendo la trappola del debito derivato dall'imposizione della moneta dello Stato che aveva la sua colonia, il depredare risorse e ridurre in schiavitù.
Historia magistrae vitae.

written by Daniele Scandelli